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CONGO-BRAZZAVILLE 25/1/2006
Nuove conferme all’insicurezza crescente della regione del Pool, sud della Repubblica del Congo, continuano ad arrivare dagli operatori umanitari che operano nella zona per aiutare la popolazione coinvolta in un conflitto durato alcuni anni e formalmente concluso nel 2003. Dopo l’annuncio nei giorni scorsi della sospensione dei progetti della Croce rossa internazionale, anche un’altra grande organizzazione non governativa impegnata nel pool, Medici Senza frontiere (Msf), ha fatto sapere di aver sospeso, in via temporanea, una parte dei propri progetti nell’area a cominciare dal 20 gennaio scorso. Secondo la nota diffusa dalla ong, le squadre presenti nella regione sud-orientale della regione del Pool (Kindamba, Mindouli e Vindza) sono state ritirate dopo che negli ultimi due mesi il personale medico, civili e i pazienti della ong sono stati bersaglio di ripetuti incidenti che hanno avuto per protagonisti gruppi di uomini armati. Negli anni della guerra civile, il Pool è stato la roccaforte degli ex-ribelli noti come ‘Ninja’ che, malgrado il processo di pace, non hanno ancora consegnato le armi. [MZ]
Fonte Misna
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