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Aspetti dell'arte africana [3]
Un terzo elemento è costituito dai reperti archeologici. Nella zona centrale e meridionale dell'Africa sono state scoperte ampie tracce di reperti archeologici: ne sono un esempio le imponenti rovine rhodesiane di Zimbabwe e Mapungubwe e quelle di recente scoperta di Gebel Uri, a est del Ciad. Le espressioni più importanti del periodo archeologico si sono sviluppate dal secolo IV al VII d.C. nelle regioni comprese tra il Golfo di Guinea e il Sahara meridionale (centri di Ife e Benin).
Notevole, infine, è l'arte che si è sviluppata nell'Africa Nera e che può essere definita "etnica", con quattro principali aree stilistiche: la prima è rappresentata dai Bambara, dai Dogon e dai Senufo (grandi maschere e statuaria di piccole dimensioni). La seconda è costituita da popoli discendenti in vario modo dalle culture di Ife e Benin: Ashanti, Baulé, Ibibo, Guro e Yoruba, popoli stanziati nella fascia costiera tra il Senegal e il Camerun. Una terza area si può rilevare presso le etnie nilo-camitiche: le espressioni artistiche di questi popoli si identificano con la tessitura e l'intreccio. L'ultima area stilistica è costituita dalle produzioni dei popoli Bantu (Congo, Angola, Tanzania, Camerun): tipiche realizzazioni sono quelle plastiche dei Mayumbe, dei Luba, dei Teké e dei Songe (maschere di legno e di avorio, ceramica, tessuti) [nelle immagini: a sin. Statuette di antenati, Dogon; a destra Acconciatura in legno, Bambara].
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